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02 settembre 2018

Icona di Cristo Energizzatore



     
    L’icona presenta il Signore Risorto come donatore e fonte di energia. La sua risurrezione rivela l’efficacia della forza divina: forza di amore che strappa dalla morte e dal male. 

     Nella lettera agli Efesini Paolo dirà: Prego “perché il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una più profonda conoscenza di lui. Possa egli davvero illuminare gli occhi della vostra mente per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità tra i santi e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi credenti secondo l’efficacia della sua forza che egli manifestò in Cristo, quando lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla sua destra nei cieli.” (Ef 1,17-20). 

   Il Cristo Energizzatore è Gesù morto (la croce iscritta nell’aureola), risorto (l’abito bianco della luce della trasfigurazione) e asceso al cielo (il cerchio e i cherubini) che, benedicendo, comunica la stessa forza di risurrezione (arcobaleno e fasci di luce chiara) all’universo (stelle e nuvole) e all’umanità (quadrato della tavola e colore terra del bordo). In Lui, Dio ha rivelato pienamente sé stesso (O W N del nimbo che indicano il nome rivelato da Dio a Mosè); Gesù Cristo, il Figlio, (IC XC) è l’origine e il punto di arrivo di tutto e di tutti (a W).


particolare
         Sempre nella lettera agli Efesini (Ef 6,10-11) Paolo invita la comunità di Efeso, bene avviata nella vita cristiana, ad attingereforza nel Signore e nel vigore della sua potenza” per resistere al male, per vivere nell’amore. 

        Siamo fragili, chiamati a vivere un sogno di “shalom”, di pace universali. Come faremo? L’icona ricorda appunto questo movimento: rafforzarsi in Cristo.Queste energie di risurrezione, espresse nel bianco della veste del Cristo, partendo dalla sua persona, dai suoi centri vitali, diventano i colori dell’arcobaleno visibile agli uomini. I colori accesi, sono attenuati da fasci luminosi e trasparenti perché la presenza di Dio, che può manifestarsi con potenza (i miracoli di Gesù e nella storia) giunge quotidianamente a noi con la delicatezza di un arcobaleno che percepiamo e poi sparisce. Piccoli frammenti di luce da riconoscere nella vita (puntini bianchi). Questa luce di arcobaleno composta da colori diversi – secondo la visione di Ezechiele in 1,27 -  indica che le energie che Cristo  dona sono diverse: sulla vita, sulla mente, sulle parole, sui desideri e sentimenti, sul coraggio di osare e di amare…sono i doni dello Spirito che muovono in noi una spinta di comunione con Dio.

          Nella gloria, attorno a Cristo i cherubini, coloro che hanno una perfetta conoscenza di Dio, coloro che sanno ricevere il dono di luce più alto e che lo contemplano nella sua potenza originaria, coloro che sanno  riempirsi del dono della saggezza e sanno comunicarlo. I cherubini indicano questa trasmissione, questo suono, questa parola, questa vibrazione così importante perché ci sia vita.

        E' davvero sorprendere sapere che la fisica quantistica ( la teoria della meccanica attualmente più completa), descrivendo il comportamento della materia, sta scoprendo quelle leggi antiche tessitrici di vita nei popoli primitivi.
   “Le cose
 sono unite da legami invisibili: 
non puoi cogliere un fiore
 senza turbare una stella
                                                                                              (G. Galilei)
              Tutto è in relazione!

          L’amore è un’energia che sviluppa la vita; l’indifferenza o l’odio, la distrugge. L’energia che vibra da noi può modificare la vita attorno a noi. Perciò: attingiamo forza in Dio per essere noi stessi, su questa terra, come Lui: una vibrazione di Vita!

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