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28 giugno 2018

Icona della Santa Famiglia




collezione privata

Gesù, al centro della composizione, è  portato in braccio da Maria, come Figlio di Dio, inviato dal Padre: vestito di bianco -simbolo della luce che illumina ogni essere vivente ed ogni  relazione umana - e di arancione laminato d’oro - simbolo che svela definitivamente la divinità  celata agli occhi di  chi  aspetta un Dio diverso da quello rivelato dalla Parola, stretta nella mano sinistra.
Giuseppe, in posizione emergente  indica il desiderio ed il progetto verso cui dirige i  passi portando con sé la luce della Parola, bastone che sorregge e libera.’ Il custode che coltiva il segreto come può un essere umano, al modo degli uomini, non senza dubbi, non senza fragilità indicati dal colore giallo che può significare luce e al contempo dubbio, fedeltà e nello stesso tempo tradimento. L’azzurro della tunica racconta un cammino spirituale compiuto nell’amore e nell’ascolto della volontà di Dio, rivelata attraverso segni non sempre facili da comprendere e da riconoscere, come  suggerisce il Vangelo parlando di sogni e di visite di angeli.
Maria, serenamente, guarda Gesù e svelare  la possibilità di dare un senso altro a ciò che accade nella vicenda umana. Il Signore è veramente colui che “ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri..per sempre” (Lc1,54). Lui è  presenza provvidente, che illumina, consola, incoraggia nel cuore della nostra storia reale. Santa Maria, nel colore dei suoi abiti, ricorda a tutti il mistero di una umanità di donna (il blu di una tunica qui non visibile) totalmente rivestita di amore che viene da Dio (rosso). In lei si è compiuto quel progetto che il Padre ha pensato per ciascuno di noi: una vita ricevuta come opportunità preziosa  per costruire, relazione dopo relazione, la propria identità di figli amati e amanti. Le tre stelle indicano l’impossibile di Dio: una Vergine concepisce e partorisce un bimbo, contro tutte le conoscenze e aspettative umane!


Possa, questa icona della S. Famiglia di Nazareth, fermare spesso lo sguardo di chi la osserva: aprire all’ascolto del passato, suscitare domande per il futuro  e rivelare nell’oggi  la roccia su cui costruire la propria casa, perché i venti che soffiano e i fiumi che straripano la lambiscano senza arrecare alcun danno. Tutto ciò diventi, giorno dopo giorno, motivo di gratitudine e di lode che non conoscono tramonto.


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